Sanremo: 69 anni di Festival

Fra una settimana partirà la sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, la gara canora italiana più importante. La kermesse sanremese nel corso degli anni si è evoluta, ha cambiato pelle. Man mano ha abbracciato e accolto sul palco dell’Ariston moltissimi artisti e si è aperta anche a nuovi generi musicali.

In questi 69 anni, sono tanti i conduttori che si sono succeduti negli anni e ogni Sanremo ha rispecchiato lo spirito del conduttore di quel momento. Vediamo come è cambiato il Festival nel corso degli anni.

Cera una volta il Festival di Sanremo

Il Festival della Canzone italiana nasce 69 anni fa in radio. Era il 1951 quando Nunzio Filogamo salutò “gli amici vicini e lontani” e diede inizio alla diretta radiofonica della prima edizione del Festival, ospitata dal Casinò di Sanremo. Contrariamente ad oggi, gli artisti in gara erano tre: Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano. Tutti e tre si alternavano con l’esibizione delle 20 canzoni inedite in gara.

Eh si perché un tempo erano le canzoni a gareggiare e non gli artisti. A vincere fu Nilla Pizzi con “Grazie dei fiori”. La prima edizione fu accolta piuttosto freddamente sia dalla critica che dal pubblico. La seconda edizione invece destò l’interesse di più persone e soprattutto degli autori ed editori musicali. Anche questa volta a vincere fu Nilla Pizzi con “Vola colomba”. Nilla Pizzi ottenne anche il secondo e terzo posto con “Papaveri e papere” e “Una donna prega”.

Il 1953 fu un anno di cambiamento perché venne introdotto l’obbligo della doppia interpretazione. Infatti ogni brano doveva avere una versione “classica” e una versione “moderna” suonata da un’orchestra differente. Carla Boni e Flo Sandon’s si aggiudicarono la vittoria con “Viale d’autunno”. Giorgio Consolini e Gino Latilla con “Tutte le mamme” vinsero invece la quarta edizione.

La Kermesse approda in Tv

Nel 1955 il Festival venne trasmesso per la prima volta in diretta radio-televisiva e la finale fu trasmessa in Eurovisione. Questo è anche il primo anno in cui il festival ha un co-conduttore. Infatti al fianco di Armando Pizzo troviamo una giovanissima Maria Teresa Ruta. L’annunciatrice rimarrà co-conduttrice anche l’anno successivo.

Nel 1958, con la vittoria di Domenico Modugno con l’indimenticabileNel blu dipinto di blu” il Festival pose molta più attenzione all’unione di autore e interprete. Negli anni ’60 però la SIAE vietò la partecipazione dei propri autori all’edizione del 1961. Dal ’63 al ’67 Mike Bongiorno diede il suo volto alla gara e portò sul palco Mina, Adriano Celentano, Bobby Solo, Gino Paoli, Umberto Bindi.

Nel 1964 il Festival aprì le porte ai cantanti stranieri fra i tanti ricordiamo Paul Anka, Gene Pitney, Ben E. King e Antonio Prieto. Purtroppo però questa innovazione finì nel 1966. Nel 1968 salì per la prima volta sul palco Pippo Baudo. Pippo Nazionale è stata ed è una delle colonne portanti del Festival. Lui ha presentato ben 13 Festival. Un caso da Record. Quell’anno la vittoria fu di Sergio Endrigo. Questo fu la testimonianza dell’imporsi dei cantautori nel mercato musicale. In questa edizione si esibirono Fausto Leali, Al Bano e Massimo Ranieri.

Big e Aspiranti

Anche il Festival ebbe il suo momento buio. Infatti dal 1973 la RAI decide di mandare in onda solo la serata finale dell’evento. Tuttavia fu proprio negli anni settanta che iniziarono anche le prime sperimentazioni. Nel ’74 per la prima volta i 28 artisti in gara furono divisi in BIG e Aspiranti e per la prima ed unica volta fu annunciata solo la prima classificata, mentre tutte le altre sarebbero state seconde a pari merito. Iva Zanicchi fu la regina assoluta di quella edizione, vincendo con “Ciao cara come stai?”.

L’edizione del ’76 vide i cantanti in gara divisi in 5 gruppi e soprattutto vide la scomparsa dell’orchestra. I cantanti si esibirono con delle basi musicali. Nel 1978 il Festival approda finalmente al Teatro Ariston.

La svolta anni ’80 e la prima era Baudo

Per la prima volta sul palco dell’Ariston a presentare il Festival arrivano Roberto Benigni e Olimpia Carlisi. Qui fu nuovamente reintrodotta la divisione tra Big italiani e stranieri e le nuove proposte italiane. Anche qui non abbiamo la presenza dell’orchestra e soprattutto nel corso degli anni ottanta alcune edizioni videro l’esibizione dei cantanti in playback. Nell’82 venne introdotto il Premio della Critica, per far si che a trionfare non fosse solo il beniamino del pubblico ma anche quello della stampa e spesso i due non coincidono.

La RAI decise di ridestare e riorganizzare il Festival e grazie a Pippo Baudo Sanremo riacquistò la credibilità Baudo rimase al timone dal 1984 al 1987 (periodo che sancisce la prima era Baudo). Ora i cantanti in gara erano divisi in Campioni e nuove proposte. In questi anni spiccarono la vittoria di “Per Elisa” di Alice nel 1981 e di “Adesso tu” di Eros Ramazzotti nel 1986,(Eros aveva vinto nelle nuove proposte nell’84 con “Terra promessa”).

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Con il passare del tempo l’importanza della canzone andò scemando e si diede molto più rilievo all’artista e all’evento in sé stesso. Infatti più che la canzone a vincere era l’artista indipendentemente dal brano che portava in gara, quasi come fosse un premio alla carriera. Il popolo premiò Al Bano e Romina Power, i Ricchi e Poveri, Morandi-Ruggeri-Tozzi, Anna Oxa e Fausto Leali perché rispecchiavano ciò che il pubblico voleva in quel momento. Di fianco ai veterani trovano spazio nuovi talenti che entrarono poi di diritto tra i più grandi artisti italiani. Alcuni esempi sono Eros Ramazzotti, Fiorella Mannoia, Vasco Rossi, Jovanotti, e Zucchero.

Perché Sanremo è Sanremo

Gli anni novanta segnarono una nuova fare del Festival. Ormai era diventato appuntamento fisso per tutti gli italiani. La sigla del 1995 e del 1996 “ Perché Sanremo è Sanremo” è diventata quasi un inno nazionale. Finalmente fu reintrodotta l’orchestra e si diede nuovamente spagli agli artisti stranieri e alle nuove voci.
Alla guida del Festival ritroviamo Pippo Baudo che assume anche il ruolo di Direttore artistico. Grazie a lui vengono alla luce nuovi talenti come Laura Pausini, Biagio Antonacci, Andrea Bocelli e Giorgia. Nel 1999 Sanremo decide di accogliere un’altra faccia della musica: quella indipendente.

Nel 2000 purtroppo gli ascolti cominciarono a calare e il 2004 con Tony Renis alla direzione artistica e Simona Ventura presentatrice vide la sconfitta della kermesse. Infatti per la prima volta il Grande Fratello superò in ascolti il Festival. Questo momento no, si concluse nel 2007 con la vittoria di Simone Cristicchi con “Ti regalerò una rosa” e di Fabrizio Moro fra i giovani con “Pensa”. Qui la kermesse vive un nuovo momento di gloria e fa conosce al grande pubblico Dolcenera , Sergio Cammariere , Povia, Francesco Renga, Giò Di Tonno e Lola Ponce, Tricarico, Arisa, Paolo Meneguzzi, Irene Fornaciari e Sonohra.

Festival dei Talent

Nel 2009 accade qualcosa che non era mai successa prima nella storia del Festival. Infatti per la prima volta il palco dell’Ariston accoglie i ragazzi usciti dai Talent show. Proprio l’edizione del 2009 viene vinta da Marco Carta che l’anno precedente aveva vinto Amici di Maria De Filippi. L’anno successivo sarà un altro talento della De Filippi a trionfare: Valerio Scanu. Da questo momento in poi Sanremo vedrà crescere sempre più la fetta di artisti nati da un talent calcare il suo palco. Noemi, Giusy Ferreri, Marco Mengoni, Emma, Annalisa e tantissimi altri.

Inoltre dal 2011 il Festival vede approdare uno dei suoi partecipanti all’Eurovision Song Contest. Dal 2015 la canzone vincitrice del Festival è automaticamente la prescelta per rappresentare il nostro paese al concorso canoro europeo.

Musica, Polemica e Conduzione

Nel tempo le canzoni presentate hanno trattato temi sociali e le contestazione iniziarono nel 1966 quando Adriano Celentano con “ Il ragazzo della via Gluck” fu subito eliminato. Purtroppo il 1967 viene ricordato per il suicidio del cantautore genovese Luigi Tenco, la cui canzone “Ciao amore, ciao” fu eliminata dalla finale. L’ultimo anno Fabrizio Moro ed Ermal Meta con “non mi avete fatto niente” hanno posto l’attenzione di tutti su un tema molto delicato come il terrorismo, vincendo il leoncino.

Musica, Polemica e Conduzione sono i tre aspetti di questo evento tutto italiano. Il conduttore/Direttore artistico è colui che individua e sceglie chi far salire sul palco a gareggiare ed è lui che ogni anno dà il volto al Festival. Le polemiche sono sempre troppe a Sanremo e spesso sconfinano in territori che forse dovrebbero rimanere inesplorati. Spesso le polemiche sono hanno oscurato la Musica. La Musica dovrebbe, deve ed è la vera protagonista del Festival, è lei che dovrebbe muovere i fili ed essere la regina di tutto. Sanremo ha una luce speciale, un’atmosfera magica che attrae tutti e l’Italia lo ama anche per il suo essere contraddittorio a volte.

In questi 69 anni a Sanremo è accaduto di tutto: la morte, il riso, il pianto, la farfallina di Belen, la discesa dalle scale di Maria De Filippi, gli abiti pomposi della Clerici, la protesta operaia, vincitori già decisi. Di tutto insomma. Molti si chiedono ancora quale sia il segreto del successo di Sanremo o perché attrae cosi tanto artisti e pubblico. La risposta è solo una: Perché Sanremo è Sanremo! Ora no ci resta che aspettare una settimana per vedere cosa accadrà sul palco dell’Ariston e chi si porterà a casa il tanto amato leone.