Fasma a Sanremo 2020: “Vasco Rossi è il mio mito” (Video)

Abbiamo incontrato Fasma, in gara al Festival di Sanremo 2020 nella sezione Nuove Proposte. Ci ha raccontato quali sono le sue sensazioni e ci ha anticipato qualcosa del suo prossimo album in uscita.

Fuori il 28 febbraio “IO SONO FASMA” (Sony Music Italy), secondo album dell’artista romano Fasma, che conterrà il singolo “PER SENTIRMI VIVO”, brano con cui sarà in gara tra le “Nuove Proposte” della 70° edizione del Festival di Sanremo.

Sul palco Fasma sarà accompagnato dal suo attuale produttore, GG, al pianoforte. Dirigerà l’orchestra il Maestro Enrico Melozzi.

Abbiamo incontrato Fasma, artista in gara al Festival di Sanremo tra le nuove proposte. Ecco cosa ci ha raccontato sulla sua esperienza sanremese, e sull’uscita del suo nuovo album.

Dalla gara di Sanremo Giovani sei arrivato al Teatro Ariston, come ti sei preparato in questo mese?

Ho cercato di maturare la consapevolezza del posto in cui stavamo andando a cantare, ho cercato9 di immaginarmi il momento iin cui sali sul palco. Secondo me non c’è una preparazione vera e propria, sono sincero. Puoi cantare duemila volte, cantare quanto vuoi, però l’ansia rimane. Se ci tieni a una cosa è normale che ti procuri delle ansie perché sennò significa che non ci tieni. Mi vivo quest’ansia al 100%.

Hai dei riti scaramantici?

No, riti no, però ho le mie cose che capitano e se ho una fissa che può intaccare la mia esibizione, cerco di levarmela subito. Dei riti non ci sono, però se vedo un gatto nero non ci passo vicino, aspetto qualcuno che passa ala posto mio, cerco di evitare .

Il brano che porterai sul palco si chiama “Per Sentirmi vivo”, com’è nato il brano e di cosa hai bisogno per sentirti vivo?

Il brano è nato come tutti i nostri pezzi, ovvero, la parte musicale strumentale se ne è sempre occupato Gigi, il mio produttore che mi accompagnerà sopra al palco al pianoforte. Com’è nat la musica di getto, così è nato anche il testo di getto. Io scrivo quasi come un flusso di coscienza, qualsiasi cosa mi esce dalla testa. è natoo con molta naturalezza e quella è la cosa che mi fa sentir vivo, il poter essere naturalmente chi sono. Per poter creare un rapporto umano devi essere un individuo e questa musica mi dà modo di esserlo. Individuo inteso come io sono, l’essere stesso, essere presenti al 100% nella tua vita.

Cosa ha Fasma rispetto a Tiberio e cosa ha Tiberio rispetto a Fasma?

Sto cercando di levare questa scissione che molte volte si crea tra le due persone, soprattutto perché se Tiberio oggi esiste è perché le persone hanno accettato Fasma. Fasma l’ho sempre visto come una parte molto vulnerabile, ma anzi ho scoperto che è il contrario. Fasma non ha mai paura di quello che è perché sa che quando esce è l’unico momento in cui non c’è niente intorno a me che può distruggere tutto quello che Fasma vuole portare. Perché ha bisogno di urlare, perciò lasciatelo urlare. Tiberio a volte sta un po’ troppo zitto, si tiene un po’ troppo tutto dentro. è per questo che poi esce Fasma e mi fa parlare.

Tu hai detto che questa scissione vuoi tentare di eliminarla, stai pensando in futuro di presentarti al pubblico solamente come Tiberio? Oppure vuoi continuare a tenere il nome d’arte?

Secondo me il nome d’arte è un percorso. Fasna non lo vedo separato da Tiberio, la mia musica è il motivo per cui oggi non porto maschere. Grazie alla mia musica ho fatto vedere la mia parte più vulnerabile, non ha senso portare altre maschere. Non ho più paura di mostrarmi per quello che sono. A volte ci sono situazioni che vissute da Tiberio sono vissute un po’ più male di quando le vivo come Fasma. Fasma è un qualcosa che va oltre a quello che sono io a livello fisico. Io so che domani il mio corpo è qualcosa che si deteriorerà, mentre Fasma è qualcosa che per me rimane, non ha età. è una possibilità di riscattarsi. Rappresenta un cammino.

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Tra i 24 big in gara, hai avuto modo di scambiare qualche parola con qualcuno già?

I big molti di loro li conoscevo per ascolti personali. A livello personale invece non li ho ancora conosciuti. Sono una persona che non dà molta confidenza se non gliela si dà. Perché ritengo che in una situazione del genere conoscersi è un po’ futile. Sicuramente se avrò la possibilità di conoscerli sarò felicissimo, perché essendo tra i big molti possono insegnarmi molto, hanno molta più esperienza di me. Ascoltare quello che pensano anche non relativamente alla mia musica, in generale è sempre interessante.

Nella serata di giovedì i big porteranno una cover, se tu avessi avuto questa possibilità quale cover avresti scelto?

Ora come ora non te lo so dire, c’è così tanta scelta che ogni canzone rappresenta diverse parti di te o magari pensi che in quel momento quella canzone rappresenti te, ma in realtà poi non è così. Ci son troppi fattori che giocherebbero in questo momento e non so risponderti. Se fosse capitato a me avrei studiato già da un bel po’ di tempo prima, perché sennò non l’avrei mai scelta in tempo.

Invece l’artista con il quale avresti duettato?

Pure a questa non sò risponderti, perché il concetto è riuscire a trovare la persona giusta. Per me puoi essere un artista, un imprenditore, qualsiasi cosa nella tua vita, io ti giudico per la persona che sei, per i valori con cui vivi ogni giorno. Sicuramente avrei trovato una persona che a livello umano ha la mia stessa sensibilità. Tra quelli che sono saliti sopra il palco di Sanremo ce ne sono tanti, perché per riuscire a salire su un palco del genere quel qualcosa che non va ce lo devi avere, nel senso buono (ride). Il lato sensibile, vulnerabile nel senso di esposto e grazie alla musica questo punto di vulnerabilità diventa una forza. Un esempio è Vasco Rossi, che poi sarebbe stato impossibile, però tra tutti , in questo momento ho quasi una fissa con lui. è stato l’artista che mi ha convinto non volendo a venire a Sanremo. Perché mi hanno raccontato la storia in cui è arrivato ultimo e mi ha fatto capire davvero che questo Sanremo è una possibilità e non un obiettivo a cui devi arrivare. La tua musica con o senza Sanremo deve continuare. Io ho iniziato a far musica per far musica non per arrivare qua, questa è stata una conseguenza della musica ed è bellissima. è un fatto reale che mi porta a dire non solo io ci credo ecco (ride). Grazie ai miei amici ho iniziato a credere in me stesso, senza di loro non mi troverei neanche qui. Valorizzate chi avete accanto, cercate di parlare con chi avete accanto perchè quello che avete dentro per voi magari non è niente, ma per gli altri può essere qualcosa di molto più bello. Bisogna solamente guardarsi da un punto di vista differente e non con gli occhi con cui ci si guarda allo specchio.

Dopo Sanremo ha un album in uscita? Puoi anticiparci qualcosa?

Il 28 febbraio uscirà il mio nuovo album “Io sono Fasma” parlerò di chi è Fasma. Fasma mi rappresenta, io non sono nessuno, non mi credo nessuno e tu puoi essere Fasma, tanto quanto lo posso essere io. Non c’è solamente un Fasma a questo mondo e molte volte c’è un Fasma nascosto dentro ognuno di noi che ha bisogno di esprimersi e di esplodere. Spero che questa musica, questo album possa essere una maniera per far riflettere le persone e magari far uscire il proprio Fasma interiore.

PH. Ufficio Stampa / Fabrizio Cestari