Fulminacci, ora l’Ariston e poi Tante care cose (Video)

Innovativo, versatile e brillante. Fulminacci rappresenta uno degli artisti di punta del quadro indie italiano. Sarà altrettanto apprezzato sul palcoscenico dell'Ariston?

I riflettori sono puntati sul palcoscenico dell’Ariston e la kermesse è stata aperta, il 71° Festival della Canzone Italiana è ufficialmente iniziato.

Un evento tanto atteso quanto dibattuto quello di Sanremo che ha sollevato non poche polemiche e consequenziali schieramenti da parte del pubblico, in particolare dei lavoratori dello spettacolo ormai fermi da un anno.

Nonostante le inevitabili e comprensibili critiche, la musica è tornata ad inondare l’Ariston e la possibilità di presentarsi al Festival ha fatto gola a molti artisti.

Da Arisa a Fasma i big hanno solcato uno dei palcoscenici più temuti e amati del panorama musicale italiano presentando i brani di fronte alla storica platea…vuota. Il calore e la complicità del pubblico da casa ha comunque rasserenato le sorti del “Festival della rinascita” che guidato nuovamente dalla sapiente mano di Amadeus ha goduto di un’ottima audience.

Una serata ricca di virtuosismi sotto ogni punto di vista ma se pensate che le sorprese siano finite qui, vi sbagliate. I restanti campioni scalpitano dietro le quinte e sono pronti a farsi avanti nella serata del 3 marzo con degli inediti attesissimi.

Santa Marinella è il titolo del singolo con cui Filippo Uttinacci -in arte Fulminacci– solcherà l’Ariston ma il Festival non suona nuovo alle orecchie del giovane cantautore romano.

«A casa mia non abbiamo mai perso un’edizione, ho ricordi credo dal 2003 in poi. Tra i momenti che mi sono piaciuti di più c’è La canzone mononota di Elio e le Storie tese, formidabili. Sono la prova che dal Festival può arrivare sempre una sorpresa, è bello che ci sia spazio per tutto, per il classico e per l’esperimento.»

Penso che portare la mia città sul palco dell’Ariston sia una cosa bellissima. Raccontare i piccoli dettagli della vita di ognuno credo sia interessante per il pubblico.”

Un esordiente cantastorie del ramo indie-pop che nell’arco di poco tempo è riuscito a conquistare riconoscimenti notevoli come la Targa Tenco 2019 per la categoria Opera Prima e il premio Giovani Mei – Exitwell come miglior giovane indipendente dell’anno.

Un percorso coerente in pieno stile Fulminacci che alterna melodiche poesie d’amore a coinvolgenti gridi di anticonformismo rimanendo tuttavia legato alla quotidianità più ordinaria e personale.

Da La vita veramente -album di esordio- Uttinacci non ha smesso di raccontarci la vita con ironia e il suo prossimo lavoro discografico in uscita il 12 marzo ne sarà la conferma.

Tante care cose è un album davvero molto vasto, ci ritroverete tutti i miei lati possibili. I brani rispecchiano ogni mia sfaccettatura, il filo rosso che li collega sono io con le mie esperienze.”

Un promettente cantautore che non vede l’ora di mettersi a nudo sul palcoscenico sanremese con Santa Marinella, una travagliata storia d’amore vissuta non in prima persona ma quasi…

Fulminacci rappresenta un’inaspettata scoperta, un artista di rottura che ha richiamato l’attenzione del pubblico giovanile e non. Storie, luoghi, incontri…questo singolare cantante -spiazzante per la sua versatilità- ha ancora molto da raccontare e non aspettiamo altro che sentirlo nei prossimi progetti a cominciare dal palcoscenico di Sanremo e Tante care cose.

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“Ancora non mi sento agitato per questa esperienza, quest’anno in gara ci sono molti neo partecipanti come me, si parla di giovane paura, che i veterani invidiano, anche se la stiamo vivendo diversamente essendo questa un’edizione particolare. Di sicuro, voglio riportarmi a casa la grande emozione di stare sul palcoscenico in un periodo così difficile.”