Leo Gassman a Sanremo Giovani: “Se sono qui è anche grazie a Mara Maionchi” (Video)

Video intervista a Leo Gassman: da X Factor a Sanremo Giovani 2019: "Bravo figlio mio, sono fiero di te, ti voglio bene”, ha dichiarato papà Alessandro Gassman dopo la sua partecipazione al talent show di Sky Uno. Cosa dirà se dovesse salire sul palco del Teatro Ariston per il Festival della Canzone Italiana?

Leo Gassman, classe 1998, nasce dal matrimonio tra l’attore Alessandro Gassman – figlio del grande Vittorio – e Sabrina Knaflitz. Con il brano “Vai bene così” entra nella rosa dei dieci finalisti di Sanremo Giovani 2019.

Mancano pochissime ore alla finalissima di Sanremo Giovani 2019. Come ti senti? Come stanno andando queste ore?

Diciamo che ieri era un po’ più angosciante. Abbiamo fatto le prove generali e poi come tutte le prove ci sono le incertezze, le cose, però poi oggi mi sono svegliato e ho avuto anche un messaggio di un sacco di amici che mi hanno scritto e quindi mi ha dato un sacco di forza.

Vuoi parlarci del tuo brano “Vai bene cosí”?

Si. Il mio brano “Vai bene così” è un brano dedicato alle persone che non riescono ad accettarsi per gli errori che fanno, per i fallimenti della vita ed è una canzone appunto che ho scritto in un momento in cui avevo bisogno di sentirmi dire determinate cose. Cercavo su Spotify, ma non c’era niente che mi potesse consolare e quindi me lo sono scritto da solo e poi ho capito che era una canzone che potesse rispecchiare un sentimento comune ecco.

E degli altri ragazzi in gara c’è qualcuno che ti piace di più o qualcuno che magari temi di più?

Guarda, in realtà sono tutte persone e artisti secondo me bravissimi. Il fatto che ci siamo conosciuti, abbiamo avuto l’opportunità di conoscerci in vari step e uno conosce le canzoni dell’altro. Dipende un po’ dal mood, perché sono tutte canzoni di generi diversi, che esprimono sentimenti diversi. Temere no, nel senso che comunque ala fine a vincere è sempre la musica quindi cercheremo di fare quello che dobbiamo fare: emozionarci e emozionare e cercheremo di dare il massimo tutti quanti.

Lo scorso anno hai partecipato a X Factor ed eri nel team di Mara Maionchi. Sei rimasto in contatto con lei? Ti ha dato qualche consiglio?

Si, zia Mara la sento sempre. Gli scrivo spesso, anche lei mi scrive, mi risponde, ci teniamo aggiornati anche a distanza. Comunque lei è una signora molto impegnata, lavora moltissimo, però lei mi ha tenuto per mano in un momento in cui avevo bisogno di essere tenuto per mano, ha creduto in me e probabilmente se sono qui oggi è anche grazie a lei.

Come è andata la collaborazione con Matteo Costanzo, come sta continuando?

È nata in realtà dentro al loft a X Factor, nel senso che prima di tutto nasce il rapporto con una persona e poi nasce anche la musica , perché poi alla fine la musica è un modo di esprimersi. Io ho legato tanto Matteo ai tempi, poi uscito è stata una delle prime persone che ho sentito e tutto quello che sto facendo, anche il disco che è in lavorazione lo sto facendo con lui perché è una persona che quando ci guardiamo negli occhi, vedo che c’è sincerità , che poi è uno dei valori che vorrei portare con la mia musica. L sincerità, l’umiltà, ma soprattutto la voglia di fare del bene.

Vuoi anticiparci qualcosa riguardo al disco?

Sicuramente sarà un disco con sonorità inglesi, però sempre rimanendo appunto nel cantautorato italiano e sarà multiforme nel senso che ci saranno vari mood: dalla ballad, alla canzone più movimentata, più radiofonica, ma anche delle cose più intime, molto inglesi per l’appunto.