Matteo Romano: “Sarebbe bello continuare a sperimentare su diversi fronti”

Intervista a Matteo Romano in gara al Festival di Sanremo. Il cantautore ci racconta le sue emozioni prima dell'inizio della kermesse e ci parla della collaborazione con Malika Ayane.

Il 1 febbraio il palco dell’Ariston si accende accogliendo la 72esima edizione del Festival di Sanremo. Tra gli artisti in gara anche Matteo Romano con “Virale”. Il giovane talento si è fatto notare fin da subito a Sanremo Giovani di quest’anno riuscendosi a guadagnare un posto tra i Big della musica italiana. Ecco cosa ci ha raccontato Matteo Romano durante il nostro incontro prima dell’inizio dell’avventura sanremese. Qui l’intervista a Matteo Romano.

Matteo Romano vince Sanremo Giovani con “Testa e Croce” lo scorso 15 dicembre, sul podio con lui anche Yuman e Tananai. “Virale” è stato scritto dallo stesso Matteo, Dario Faini, Alessandro La Cava e Federico Rossi. Il brano racconta di una storia d’amore (o meglio di un litigio dopo l’amore e dell’amore dopo un litigio), argomento classicamente sanremese, ma lo fa in modo inedito, con un linguaggio fresco tipico della generazione di Matteo, come si capisce dal ritornello: “va in tendenza e risale e diventa Virale”.

Il 4 di febbraio canterai “Your song” di Elton John insieme a Malika Ayane, che significato ha per te questa canzone?

Io volevo fare un brano internazionale perché ho sempre amato le lingue soprattutto l’inglese fin da quando sono piccolo. Quindi visto che quest’anno c’era l’opportunità di portare cover straniere ho pensato potesse essere una buona scelta anche per distanziarmi da tutti gli altri; sopratutto perché essendo così giovane magari la mia esibizione sarebbe passata in sordina. Nonostante penso che sarei riuscito perfettamente a fare un brano in italiano on la mia intimità e la mia emotività, però forse un brano internazionale era la scelta più giusta per questa volta. “Your song” è una delle canzoni d’amore più belle di sempre e mi ci rispecchio un po’ nella figura di Elton John, senza volermi paragonare a lui. Anche lui come me suona il pianoforte, scrive le sue canzoni, è un cantautore quindi in qualche modo spero di poter fare il suo percorso nel mio piccolo.

Com’è nata la collaborazione con Malika?

La scelta di Malika è stata data dal pezzo. Lei è stata molto disponibile nell’accettare di duettare con me; poi secondo me i colori delle nostre voci si sarebbero sposati perfettamente in questo brano. Quindi quale miglior artista se non lei?!

Tu sei stato il primo artista italiano ad utilizzare il Dolby Atmos (il nuovo formato audio innovativo) per “Casa di Specchi”. Alcuni artisti oggi stanno esplorando il mondo del metaverso, a te piacerebbe continuare a sperimentare in quest’ottica? Ti piacerebbe dar vita a un progetto musicale che inglobi più piattaforme possibili o esplorare il metaverso?

Io ancora non conosco molto bene questo mondo del metaverso. Normalmente sono un po’ “fuori dai social” per quanto sono dipendente necessariamente dal telefono spesso e volentieri, sopratutto con Tik Tok, mi sono distaccato dai social. Sicuramente potrebbe essere qualcosa di interessante, quindi perché no?! Vedremo dove ci porterà la tecnologia e sarebbe bello continuare a sperimentare su diversi fronti. In quanto artista è giusto anche sperimentare nuovi linguaggi e nuove piattaforme.