Sanremo 2022: pagelle e voti dopo il primo ascolto in anteprima

Sanremo 2022: pagelle e voti dopo il primo ascolto in anteprima dei brani del Festival.

Bellacanzone ha partecipato al preascolto dei 25 brani che saranno in gara al Festival di Sanremo 2022: l’amore è, come sempre, il tema principale, mettendo così da parte argomenti di attualità per lasciare spazio alla leggerezza. La stessa leggerezza che troviamo non solo nei testi ma anche nelle sonorità, seppure sempre con qualche eccezione di cui vi parleremo in seguito.

Al primo ascolto la canzone di spicco non c’è, quella che faresti vincere in assoluto, senza pensarci due volte; non c’è nemmeno quella che in assoluto faresti arrivare per ultima senza pietà: a cambiare le carte in tavola sarà sicuramente la prima esibizione sul palco del Teatro Ariston, quando con l’orchestra e con l’emozione della diretta potrebbero esserci delle sorprese (in positivo o in negativo, se ci è concesso usare questi termini) Arriviamo ai nostri giudizi

ACHILLE LAURO “DOMENICA” – VOTO 6: sufficienza di fiducia per Achillone nostro che non ci stupisce affatto con questo brano che – musicalmente parlando – sembra la copia di stesso e nello specifico di “Rolls Royce”. “L’amore è un overdose, 150 dosi, oh sì sì, Fanculo è Rollin’ Stone“, siamo certi però che sul palco saprà sorprenderci con travestimenti e performance che arricchiranno il brano.

AKA 7EVEN “PERFETTA COSI” – VOTO 5½: per la prima volta sul palco dell’Ariston dopo l’esperienza ad Amici, Aka 7Even, al secolo Luca Marzano proprio una canzone dal ritmo veloce che sicuramente ascolteremo in radio nei mesi a venire. “Sei bella così così così nei tuoi difetti nelle imperfezioni, baby giuro che tu sei perfetta così“, farà impazzire le giovanissime: ma il resto del pubblico come reagirà?

ANA MENA “DUECENTOMILA ORE” – VOTO 4: continua la collaborazione con Rocco Hunt, visto che l’artista napoletano ha scritto il testo e anche la musica insieme a Federica Abbate e Stefano Tognini. La musica latina si incontra con quella popolare con tanto di fisarmonica al seguito: probabilmente non avrebbe funzionato nemmeno come tormentone estivo. “Quando la notte arriva, m’ama non m’ama un fiore, America Latina, un Cuba libre amore“.

DARGEN D’AMICO “DOVE SI BALLA” – VOTO 7½: probabilmente tra le rivelazioni di questo Festival, alla sua prima partecipazione Jacopo D’Amico – questo il suo vero nome – presenta un brano dal ritmo incalzante in cui è impossibile stare fermi. La parola d’ordine è BALLARE, con qualche riferimento al periodo che stiamo vivendo: “Dove si balla, fottitene e balla tra i rottami per restare a galla negli incubi mediterranei che brutta fine le mascherine“.

DITONELLAPIAGA CON RETTORE “CHIMICA” – VOTO 7: brano allusivo a dir poco che potrebbe far saltare sulla sedia le signore in prima fila (e probabilmente anche le suore citate nel testo). “E non c’è anticipo o ritardo e se rimango vengo ripetutamente“, il tutto accompagnato da sonorità che ricordano “I feel love” di Donna Summer e dalla ripetizione in loop della parola chimica/chi-chi-chi-chimica, impossibile da togliere dalla testa.

ELISA “O FORSE SEI TU” – VOTO 8: brano da podio, forse da vittoria, che verrà arricchito ancora di più dall’esecuzione con l’orchestra oltre che dall’interpretazione emozionante dell’artista. Sembra di ascoltare un’Elisa di qualche anno fa, prima delle recenti produzioni e sperimentazioni. “Sarà che tra tutto il casino sembra primavera, sarà che la vertigine non mi fa più paura”, forse Davide Petrella, co-autore del brano, questa volta ha fatto centro? Ricordiamo che quest’anno figura anche tra i co-autori di Ferreri, Lauro ed Emma.

EMMA “OGNI VOLTA È COSI” – VOTO : ritroviamo Petrella di cui sopra e Dario Faini, un’accoppiata sulla carta vincente per un brano che però al primo ascolto non convince del tutto. Strofe più intime che poi si aprono ad un ritornello potente per un testo che parla alle donne “Mamma mi diceva sempre siamo come angeli e ti ripetevo sempre, per favore abbracciami”.

FABRIZIO MORO “SEI TU” – VOTO 7½: una canzone d’amore che arriva dritta al cuore in pieno stile Moro. “Sei tu che attraversi il mio ossigeno quando mi tocchi, sei tu il mondo che passa attraverso i miei occhi“, riuscirà a trionfare per la terza volta dopo le vittorie del 2007 nelle Nuove Proposte e nel 2018 in duetto con Ermal Meta?

GIANNI MORANDI “APRI TUTTE LE PORTE” – VOTO 6: dopo 22 anni di assenza (in gara, visto che è tornato per due edizioni alla conduzione), Gianni sicuramente ci farà sorridere, ma rimarrà ben lontano dal podio. Canzone che mixa lo stile anni 60 alle sonorità attuali, in pieno stile L’allegria: non a caso anche questa volta tra gli autori troviamo Jovanotti. “Stai andando forte, apri tutte le porte, brucia tutte le scorte“.

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GIOVANNI TRUPPI “TUO PADRE, MIA MADRE, LUCIA” – VOTO 6½: debutto al Festival azzardato, con un brano lontano anni luce dalla musica mainstream in cui alcune strofe sono totalmente parlate. Canzone che non acchiappa al primo ascolto, ma potrebbe trovare un ottimo riscontro della critica. “E se domani tuo padre, mia madre o Lucia ascolteranno queste parole si chiederanno, come mi chiedo anch’io, se questo è un amore“. Ma poi chi è Lucia?

GIUSY FERRERI “MIELE” – VOTO 5½: alla sua quarta partecipazione la Ferreri sfoggia un poker d’assi composto da Davide Petrella, Takagi e Ketra e Federica Abbate. Ritmo danzereccio che però è ben lontano dai tormentoni estivi a cui ci ha abituato. “Perché questa notte non corri da me, ti ho lasciato nel vento una musica, spero che ti parli di me“.

HIGHSNOB E HU “ABBI CURA DI TE” – VOTO 6½: una coppia inedita alla suo esordio al Festival che potrebbe essere tra le rivelazioni. Le due voci si alternano nelle strofe fino ad unirsi nel ritornello: “Io perdo la testa come Oloferne, dimmi come ti senti ora che baci un verme“. Se non conoscete lo shibari, vi consigliamo di googlarlo prima di ascoltare il brano.

IRAMA “OVUNQUE SARAI” – VOTO 5: dimenticate le sonorità che ci hanno fatto ballare. Dopo l’inconveniente Covid dello scorso anno Irama torna con una ballata classica, senza troppe sorprese. Probabilmente anche troppo urlata. Potrebbe cambiare tutto con l’orchestra, ma al momento non convince. “Ovunque sarai, ovunque sarò, in ogni gesto io ti cercherò“.

IVA ZANICCHI “VOGLIO AMARTI” – VOTO 6: ripetiamo l’operazione Orietta Berti dello scorso anno, anche se qui ci troviamo di fronte alla donna dei record, quella che ha vinto più volte il Festival in assoluto. “Voglio amarti e non solo per amore, voglio amarti perché ho fame anch’io di te“, con voce graffiante farà tremare il cuore di molti nelle prime file.

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA “CIAO CIAO” – VOTO 7½: canzone che ascolteremo nei prossimi mesi in radio e non solo. Il ritornello ripete “ciao ciao” così tante volte che ci aspettiamo un balletto “paraculo” sul palco per farlo diventare a tutti gli effetti il tormentone di quest’anno. “La fine del mondo è una giostra perfetta, mi scoppia nel cuore la voglia di festa“.

LE VIBRAZIONI “TANTISSIMO” – VOTO 7: praticamente l’unica band e l’unica quota rock di questo Festival. Lo zampino di Roberto Casalino e Niccolò Verrienti si sente, dando così una ventata d’aria fresca nel repertorio di Francesco Sarcina e soci. “Chiamiamo amore, per quante volte facciamo finta di non ricordarci il nome che sotto voce si sente eccome“.

MAHMMOD E BLANCO “BRIVIDI” – VOTO 7: Mahmood torna dopo la vittoria con “Soldi”, mentre per Blanco si tratta della prima volta all’Ariston. C’è chi li dà per vincitori: diciamo che il podio ci potrebbe essere, ma il primo posto è in bilico. Probabilmente non è la hit che ci aspettavamo o forse è solo colpa delle alte aspettative. “Questo veleno che ci sputiamo ogni giorno io non lo voglio più addosso”.

MASSIMO RANIERI “LETTERA AL DI LA DEL MARE” – VOTO : dopo 25 anni Ranieri torna e lo fa in grande stile, con un brano che arriva dritto come un pugno nello stomaco e che unisce un tema importante a sonorità raffinate: “Amore vedi così buio è questo mare troppo grande per non tremare“. Potrebbe arrivare sul podio o vincere il premio della critica: per lui un premio sembra quasi assicurato.

MATTEO ROMANO “VIRALE” – VOTO 5½: la stella di Tik Tok che ha vinto Sanremo Giovani si presenta con una ballata pop che piacerà soprattutto ai giovanissimi sia per le sonorità sia per il testo (tra gli autori troviamo anche Federico Rossi di Benji e Fede). “Scordiamo paure come con le chiavi e il cellulare“.

MICHELE BRAVI “INVERNO DEI FIORI” – VOTO 7½: alla sua seconda partecipazione l’artista non ci porta un brano facile da ascoltare come “Il diario degli errori”, ma che sicuramente con il tempo può conquistare tutti. Un brano intimo che poi si apre nel ritornello: con l’orchestra ci darà grandi soddisfazioni. “Ti nascondi nei miei occhi, ma ti lascio andare via quando piango“.

NOEMI “TI AMO NON LO SO DIRE” – VOTO : settimo festival per l’artista che torna con un brano diverso – musicalmente parlando – rispetto a quello dello scorso anno. “Ti amo ti amo ti amo non lo so dire“. Il ritmo diventa incalzante nel ritornello che impossibile da non canticchiare.

RKOMI “INSUPERABILE” – VOTO 7: altra rivelazione di questo Festival che sicuramente porterà un bel po’ di carica sul palco. “Percepisco sangue freddo nelle mie vene a cento ottanta mila giri su una coupè“, l’artista è pronto a stupire tutti con il suo stile che ricorda Achille Lauro.

SANGIOVANNI “FARFALLE” – VOTO 6: Sangiovanni fa Sangiovanni, quindi se vi piace vi piacerà anche questa canzone e viceversa. Probabilmente sarà tra i tormentoni pop dei prossimi mesi: “Non volano farfalle, non sto più nella pelle, ho perso le emozioni me le ritrovi tu?“, presto nei diari di tutte le adolescenti.

TANANAI “SESSO OCCASIONALE” – VOTO 4½: quasi rimpiangiamo il brano con cui ha vinto Sanremo Giovani qualche mese fa. Brano pop che però sembra qualcosa di già ascoltato e ascoltato. “Baby ritorna da me e metti via quella pistola, baby ma dai cosa c’è, quell’altra non mi è mai piaciuta“. Un tradimento negato che porta la sua firma insieme a quella di Davide Simonetta, Paolo Antonacci e Alessandro Raina.

YUMAN “ORA E QUI” – VOTO 7½: brano soul e voce impeccabile per un artista pronto a farsi conoscere ed amare dal pubblico. Forse difficile al primo ascolto, ma nulla gli impedisce di concorrere alla vittoria. “Ora e qui finalmente io riesco a dire che sto bene se trema un po’ la voce mi fermo e mi godo la luce, anche fosse un istante sì“, che porta la firma di Tommaso Di Giulio per il testo e lo stesso Yuman insieme a Francesco Cataldo per la musica.