Sanremo 2023: pagelle e voti dopo il primo ascolto in anteprima

Sanremo 2023: pagelle e voti dopo il primo ascolto in anteprima delle canzoni del Festival.

Per il secondo anno consecutivo Bellacanzone ha partecipato al preascolto dei 28 brani in gara al Festival di Sanremo 2023. Anche quest’anno il tema principale delle canzoni è l’amore nelle sue diverse sfaccettature. Si tratta di canzoni d’amore in totale libertà, come le ha definite lo stesso padrone di casa Amadeus nel corso dell’incontro con la stampa.

Sicuramente 28 artisti in gara sono molti e dare un giudizio al primo ascolto di così tanti brani non è facile. Io ci ho provato e non ero da sola agli ascolti: con me anche mio figlio Bruno che si trova ancora bello comodo nella pancia e dovrebbe nascere – salvo anticipi o ritardi – l’8 febbraio, proprio la serata in cui saranno ospiti Al Bano, Gianni Morandi e Massimo Ranieri. Un acuto di Al Bano potrebbe essere fatale.

Tornando seri, prima di passare ai miei commenti vi annuncio una (ennesima) novità confermata dal conduttore e direttore artistico: alla puntata della finale non saranno tre gli artisti a contendersi la vittoria come accaduto negli ultimi anni, ma addirittura cinque. Chi sarà in questa top 5?

GIANLUCA GRIGNANI – QUANDO TI MANCA IL FIATO – VOTO 7: già in passato l’artista aveva parlato del suo rapporto tormentato con il padre e ora ha deciso di mettere queste parole in musica con l’aiuto di Enrico Melozzi. Una ballad con grande potenzialità, sperando che sul palco Gianluca non ci faccia brutti scherzi. “Non fare accordi con i ricordi quando ti manca i fiato“.

COLAPESCE E DIMARTINO – SPLASH – VOTO 7½: sonorità in salsa anni 80 ritornano per il duo che nel 2021 ha fatto ballare tutti con “Musica leggerissima”. Anche quest’anno si balla (anche Bruno ha scalciato qualche volta), tuttavia il brano – almeno al primo ascolto – non sembra reggere il confronto con la canzone presentata due anni fa. Anche questa volta arriverà un balletto sul palco? “Ma io lavoro per non stare con te, preferisco il rumore delle metro affollate a quelle del mare“.

ARTICOLO 31 – UN BEL VIAGGIO – VOTO 7: “Non volevamo crescere” ripete J-Ax durante il brano che segna la reunion degli Articolo 31. “Quindi che l’orgoglio si fotta, siamo stati due coglioni infatti funzioniamo in coppia“. Mani in alto al cielo da muovere avanti e indietro per tutto il tempo della canzone. Sicuramente funzionerà molto in radio, probabilmente i fan storici del duo si rivolteranno per questa versione degli Articolo 31 2.0 con evidenti influenze della musica moderna. Da segnalare come autore Daniele Silvestri.

gIANMARIA – MOSTRO – VOTO 5: io ancora non ho capito la sua vittoria a Sanremo Giovani e non capisco nemmeno la sua presenza nei Big. Però nel ritornello si balla: “Ma che ti sembro un mostro? Guarda che sono a posto che mi sono perso ero solo distratto da me“.

ANNA OXA – SALI – VOTO 6-: sobbalzo di Bruno, forse per lo spavento. Dopo le prime due strofe la canzone ha un’apertura inaspettata in cui la parola “Vivrai” viene ripetuta insistentemente almeno nove volte. Do la sufficienza solo per non rischiare la denuncia.

MR RAIN – SUPEREROI – VOTO 6:½: una buona scoperta per il Festival di Sanremo con l’aiuto di due firme importanti come Federica Abbate e Lorenzo Vizzini. “Ho versato così tante lacrime fino ad odiare me stesso, ma ogni volta che ho toccato il fondo c’eri tu lo stesso“.

ROSA CHEMICAL – MADE IN ITALY – VOTO 5: una canzone discutibile che nel complesso dell’ascolto di tutti i 28 brani però spicca per originalità. Ricordate le parole “Made in Italy” perché sicuramente entreranno nella vostra testa, dando così al brano una speranza di entrare nella rosa degli ipotetici tormentoni. Le signore di una certa età in prima fila resteranno sotto shock, mentre i ragazzi adoreranno. Non a caso Bruno ha scalciato per tutto il tempo.

GIORGIA – PAROLE DETTE MALE – VOTO 7: classica canzone di Giorgia con esecuzione impeccabile. Sicuramente ci saranno applausi a scena aperta in platea e la possibilità di arrivare nella top 5, ma senza una vera e propria certezza. Ringrazio gli autori Alberto Bianco e Francesco Roccati per la pubblicità involontaria ripetuta più volte “E alla fine eri una bella canzone“.

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LDA – SE POI DOMANI – VOTO 3: posso andare oltre? Se non ci sono sorprese come lo scorso anno alla Tananai maniera me lo giocherei tranquillamente all’ultimo posto. “Oh oh dammi le mani, ma solo se tu rimani“.

LAZZA – CENERE – VOTO 6: Davide Petrella e Dario Faini sono una certezza, non a caso quello di Lazza sarà uno dei brani che farà più impazzire la cosiddetta generazione Z. Potrebbe riuscire a conquistare anche un pubblico più adulto. “Ormai nemmeno facciamo l’amore, direi piuttosto che facciamo l’odio”. 7

ARIETE – MARE DI GUAI – VOTO 7½: una sorpresa sul palco dell’Ariston che potrebbe addirittura aggiudicarsi un posto in top 5. Amata dai giovanissimi arriva al Festival con un brano che la vede anche autrice insieme a Calcutta. Anche Bruno ha gradito con diversi calci, soprattutto nell’ultimo ritornello. “Sai prenderti gioco di me, di quel giardino che ho dentro annaffiavi il cemento“.

SETHU – CAUSE PERSE – VOTO 6½: probabilmente l’artista che ho apprezzato di più tra quelli che arrivano da Sanremo Giovani. Una canzone in stile Blanco che farà ballare tutti. “Ho messo i tappi alle orecchie, siamo due cause perse“.

TANANAI – TANGO – VOTO 7: se riuscisse a non stonare male come lo scorso anno avrebbe un posto assicurato nella top 5, soprattutto perché con l’orchestra la canzone avrà una riuscita ancora migliore. Stupita del fatto che in 4 autori (lo stesso Tananai, Alessandro Raina, Paolo Antonacci e Davide Simonetta) nessuno abbia deciso di cancellare dal testo la frase “Abbiamo messo i Police, era bello finché ha bussato la police“.

LEVANTE – VIVO – VOTO 5: anche in questo caso si balla fin dalla prima nota, ma la canzone è ben lontana dai tormentoni a cui ci ha abituato in passato. Si è occupata però da sola di musica e testo senza l’aiuto di altri 12 autori e compositori, come accaduto per la maggior parte degli altri brani in gara. “Vivo un sogno erotico, la gioia del mio corpo è un atto magico“.

LEO GASSMANN – TERZO CUORE – VOTO 7: anche se alla finale di Sanremo Giovani si è presentato con un look stile Irama, con questa canzone ricorda molto i Pinguini Tattici Nucleari. Non a caso il frontman della band Riccardo Zanotti si è occupato sia del testo, sia della musica (in quest’ultimo caso insieme a Giorgio Pesenti e Marco Paganelli). “Penso di avere talento per trasformare le sfide in sfighe“. Ah, quanto ti capisco.

MODÀ – LASCIAMI – VOTO 6: classica canzone dei Modà, quindi chi è fan della band adorerà, mentre gli haters schiferanno assolutamente. In realtà, poteva andare pure peggio. “Ho bevuto il tuo bacio e ho sentito la parte migliore di me”.

MARCO MENGONI – DUE VITE – VOTO 8: con l’aiuto di Davide Petrella per il testo e dello stesso Petrella con Davide Simonetta per le musiche, Mengoni si aggiudica senza alcun dubbio un posto nella top 5. Bruno scalcia per tutto il tempo e a fine esecuzione scatta anche l’applauso tra i giornalisti presenti nella sede di Roma. “Restiamo al buio avvolti solo dal suono della voce“.

SHARI – EGOISTA – VOTO 4: come per gIANMARIA, non capisco ancora come sia potuta finire tra i 6 vincitori di Sanremo Giovani e quindi di diritto al Festival. Questa canzone conferma i miei dubbi. Tra i compositori troviamo Salmo che – guarda caso – sarà il super ospite della Costa Smeralda per la prima e l’ultima puntata. “Sali per la montagna dei miei pensieri e arrivi in cima“.

PAOLA E CHIARA – FURORE – VOTO 7½: non avrei mai pensato ad un voto così “alto” per Paola e Chiara, eppure nell’ascolto generale sono quelle che presentano un brano che è così esattamente come se l’aspettano tutti. Si ballerà. Tanto. Cosa altro potevamo aspettarci da loro? “Ballare ancora, ballare come se fosse l’ultima, se fosse l’ultima canzone“.

CUGINI DI CAMPAGNA – LETTERA 22 – VOTO 3: grande, grandissima delusione. Mi aspettavo l’apoteosi del trash, invece è una canzone classica semplicemente cantata dai Cugini di Campagna – tra l’altro – senza l’iconico falsetto. Non basteranno look eccentrici a salvarli dagli ultimi posti della classifica. “Io senza di te non sono altro che la parola amore“.

OLLY – POLVERE – VOTO 5: “Facciamo un giro se piove fino a che non ci si bagnerà il cuore“. Come accaduto per il brano presentato a Sanremo Giovani si ballerà tanto e potrebbe diventare virale tra i giovanissimi.

ULTIMO – ALBA – VOTO 7: tutte le bimbe di Ultimo canteranno insieme a lui con le lacrime agli occhi, eppure se esiste una giustizia divina il cantautore romano non dovrebbe vincere nemmeno questa volta. Top 5 assicurata però per lui. “Ho ascoltato i miei silenzi e ho avuto i brividi, perché dentro un mio respiro sei tu che abiti“.

MADAME – IL BENE NEL MALE – VOTO 7: mille polemiche infinite per l’artista che però resta in gara al Festival di Sanremo e presenta un brano che potrebbe essere anche tra i più apprezzati di questa edizione tra rime e giochi di parole. Nella versione da cd si capisce tutto quello che dice. Dal vivo chissà. “Ho sempre avuto paura di te. Non ti ho mai dato il cuore. Già sapevo che sarebbe stato un grosso sbaglio“.

WILL – STUPIDO – VOTO 5: senza infamia e senza lode. “E poi ti chiamo subito, ma dubito che tu voglia rispondermi ora che non sei più parte di me“. Chiunque tu sia, forse hai fatto bene a non rispondergli.

MARA SATTEI – DUEMILAMINUTI – VOTO 7: contro ogni mia aspettativa la Sattei potrebbe piazzarsi nella top 5 con un brano che con l’aiuto dell’orchestra potrebbe guadagnare molti punti. Bruno scalcia nel ritornello: “E dimmi se c’è stato amore tra quelle parole. E poi dammi duemila minuti anzi duemila ore“.

COLLA ZIO – NON MI VA – VOTO 6½: dal primo ascolto e ripensando all’esibizione a Sanremo Giovani è impossibile non pensare ad una esibizione divertente e danzereccia sul palco del Teatro Ariston. “Bimba sai che la mia lingua è un mitra“.

COMA COSE – L’ADDIO – VOTO 7: classica canzone d’amore in cui Francesca canta la prima parte e Fausto la seconda. La prima canzone arrivata ad Amadeus appena è stato annunciato il regolamento. “E sparirò ma tu promettmi che potrò sempre tornare da te”.

ELODIE – DUE – VOTO 6½: brano pronto a diventare l’ennesimo tormentone della sua carriera. Ben lontano però dalla top 5 del Festival. Bruno scalcia per tutto il tempo, buongustaio. “Per me le cose sono due, lacrime mie o lacrime tue“.