Sanremo tutto l’anno: aspettando la quarta puntata di AmaSanremo

Proseguiamo con la rubrica “Sanremo tutto l’anno”, parlando di quello che è successo nella terza puntata di AmaSanremo.

Oggi conosceremo il settimo e l’ottavo finalista di Sanremo Giovani, che giovedì 17 dicembre assegnerà i pass definitivi per il Teatro Ariston. Mentre aspettiamo la penultima di cinque puntate di “AmaSanremo”, in seconda serata su Rai1 e Radio2, torniamo a parlare dell’ultima eliminatoria, consumatasi la settimana scorsa. 

Cominciamo con la brutta notizia di una nuova eliminazione al femminile, quella della talentuosa Sissi, che ha impressionato la giuria in studio e la commissione televisiva, secondo Luca Barbarossa anche grazie a peculiari qualità nell’interpretazione dal vivo, che certamente i telespettatori avranno potuto apprezzare meno. Abbondantemente penalizzata dal cinico televoto, infatti, l’artista giovanissima, che nel video ufficiale di “Per farti paura” maneggia niente di meno che un serpente, ha perso il treno Roma – Sanremo. In ogni caso, non sono affatto pentito di aver scomodato per lei paragoni altisonanti con la Janelle Monàe e di “Turntables” e la Tessa Thompson di “Creed”. 

Diretto Caserta – Sanremo, invece, per I Desideri, con biglietto pagato dai televotanti italiani! Ema Stokholma di Radio2, stavolta cannibalizzata nel tempo medio in video dai battibecchi tra Morgan e Piero Pelù, aveva d’altronde avvertito tutti: sui social network il duo campano godeva di un seguito assai popolato. Concordo con Beatrice Venezi: tutto troppo già sentito nel mix di parte melodica in lingua italiana e parte rappata in lingua napoletana. Avrei preferito si fermassero al passaggio a livello, ma così non è stato: I Desideri li vedremo al Casinò.

Assieme a loro ritroveremo Gaudiano, con la sua commovente storia di vicinanza e perdita del padre, venuto a mancare per malattia, interpretata con forte empatia e talento musicale. Vincitore di serata, questo artista ha le carte per confermarsi in Riviera.

Differentemente da tutti i citati, Murphy, con la sua proposta neo-trappista, non è mai stato in gara e non potrà così, almeno quest’anno, ripercorrere i passi del suo mentore Achille Lauro. 

E’ mancato inspiegabilmente un adeguato ricordo del grande batterista ed autore dei Pooh, Stefano D’Orazio, tra i vincitori con la band del Festival della Canzone Italiana nel 1990. Omaggiare la sua musica sarebbe stato, a mio modesto parere, giusto e doveroso: i vincitori di Sanremo fanno parte di un ideale club d’eccellenza della nostra musica nazionale e nessun programma che si iscriva in questa tradizione dovrebbe marginalizzarne il ricordo.

Nota finale per l’esibizione, sempre aggraziata, quanto poeticamente ermetica, dell’ospite d’onore della serata, Malika Ayane, che ha proposto un medley di “Come foglie” (da Sanremo 2009) e “Adesso e qui (nostalgico presente” (dal Festival 2015).  

Arrivederci a stasera, ancora una volta con “AmaSanremo” su Rai1 e Radio2, e alla prossima settimana qui su Bellacanzone.